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sabato 13 dicembre 2014

Perline danesi dell'Età del bronzo riconducibili all'Egitto

Una collaborazione internazionale tra il Moesgaard Museum di Aarhus, il Museo Nazionale di Danimarca a Copenhagen, e l'Institut de Recherche sur les Archéomatériaux (IRAMAT) a Orléans, in Francia, ha portato ad una scoperta sensazionale sulle rotte commerciali tra la Danimarca e le antiche civiltà in Egitto e Mesopotamia nell'età del bronzo 3400 anni fa. La scoperta ci dà anche nuove conoscenze sul culto del sole nell'Età del bronzo scandinava.


Sopra: Le donne dal sito Olby. Il sito è stato scavato nel 1880 da Sophus Müller.
Accanto al braccio sinistro della donna c'era una perla di vetro blu (Egitto),
due perle di ambra, e due piccole spirali di bronzo;
Sotto: lo Hesselagergård-pit scavato 1878-1881. 
Sul collo c'era una perla di vetro blu (Egitto) e cinque grani di ambra.
 [Credit: ScienceNordic]

Gli archeologi Jeanette Varberg del Moesgaard Museum e Flemming Kaul del Museo Nazionale, e Bernard Gratuze, direttore di IRAMAT, hanno analizzato la composizione di alcune perle di vetro blu trovate su donne sepolte dell'Età del bronzo in Danimarca.
Le analisi hanno rivelato che il vetro proviene dagli stessi laboratori del vetro in Egitto che produssero il vetro che il faraone egiziano Tutankhamon portò con sé nella tomba nel 1323 a.C.
Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista danese SKALK.

La globalizzazione nell'Età del Bronzo
Ventitre perle di vetro provenienti dalla Danimarca sono state analizzate utilizzando la spettrometria al plasma. Senza distruggere le fragili perline, questa tecnica permette di confrontare la composizione chimica degli elementi in traccia nelle perline con materiale di riferimento di Amarna in Egitto e Nippur in Mesopotamia, a circa 50 km a sud est di Baghdad in Iraq. Dal confronto è emerso che la composizione chimica dei due insiemi di elementi in tracce corrisponde.

Le analisi delle perle di vetro danesi (•), qui zirconio/titanio e cromo confrontati con i risultati analitici dall'Egitto (arancione) e dalla Mesopotamia (viola). Un modello di divisione simile è risultato dall'esame di altri elementi come cobalto e boro.
[Credit: ScienceNordic]

Primo oggetto dei ricercatori per il confronto è stata una perlina dalla tomba di una donna ricca a Olby, a circa 40 km a sud di Copenhagen. La donna era stata sepolta in un modo molto stravagante, giaceva in un tronco di quercia scavata e indossava un bellissimo disco da cintura, una gonna con una stringa intelligente con tintinnanti e brillanti tubetti di bronzo, e un bracciale di perle di ambra e una singola perla di vetro blu.

Due antiche gemme mesopotamiche trovate in Danimarca.
 [Credit: National Museum Denmark]

La perla di vetro si è rivelata essere egiziana. Questa è la prima volta che il vetro cobalto tipico egiziano è stato scoperto fuori dell'area mediterranea. Gli archeologi possono ora confermare che esiste una connessione tra le perle d'ambra e le perle di vetro.

Queste 44 perle turchesi sono state trovate in un urna dell'Età del Bronzo nel 1885.
[Credit: ScienceNordic]

E' noto da tempo che l'ambra è stata esportata nell'Età del bronzo da latitudini nordiche e verso sud. Tutankhamun e altri faraoni egiziani avevano grandi collane d'ambra in scatole nelle loro camere sepolcrali. Ora i ricercatori stanno collegando l'ambra e il vetro insieme in modo inaspettato.

I culti del sole nordico ed egiziano scambiarono beni
Una proprietà che hanno sia vetro che ambra è che la luce solare penetra la loro superficie. Sembra che perline di vetro e ambra siano state trovate insieme in siti del Medio Oriente, della Turchia, della Grecia, dell'Italia, e della Germania per le latitudini nordiche. Gli archeologi ritengono che questa potrebbe essere la prova di un legame tra il culto del sole egizio e il culto del sole nordico.

Tra gli otto principali poggiatesta nella tomba di Tutankhamon
ce n'era uno fatto di vetro blu con foglia d'oro intorno al bordo
[Credit: ScienceNordic]

Quando una donna danese nell'Età del Bronzo veniva sepolta con dei gioielli in ambra e vetro blu, questo costituiva una preghiera al sole per garantire che sarebbe stata riunita con esso e condividere il suo destino con il sole nel suo viaggio eterno. L'antico percorso dell'ambra verso i paesi del Mediterraneo ha quindi ora una controparte: il percorso del vetro al Nord. Finora, i ricercatori hanno dimostrato che c'era un collegamento commerciale in Egitto e Mesopotamia negli anni dal 1400 al 1100 a.C. Scoprire se il percorso prosegue nella successiva età del bronzo è un futuro compito per il team di ricerca franco-danese.

Fonte: Qui e Qui




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