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lunedì 19 maggio 2014

Il mistero dei Wandjinas

Una delle leggende più intriganti e imbarazzanti degli aborigeni australiani è quella dei Wandjinas, gli esseri spirituali supremi, creatori della terra e degli uomini. La terra dei Wandjinas è una vasta area di circa 200.000 chilometri quadrati di terra, acqua, mare e isole della regione di Kimberley nel nord-ovest dell'Australia con una presenza culturale continua che risale ad almeno 60 mila anni fa, ma probabilmente molto più antica. Qui, la legge e la cultura aborigena tradizionale sono ancora vive e attive.

I popoli Worora, Ngarinyin e Wunumbul sono le tre tribù Wandjina - questi gruppi tribali sono i custodi della più antica arte figurativa conosciuta che è sparsa in tutto il Kimberley.

Forse la cosa più interessante della loro arte figurativa dipinta sulle rocce e nelle caverne è il modo in cui hanno rappresentato i Wandjinas - visi bianchi, privi di una bocca, grandi occhi neri e una testa circondata da un alone o un qualche tipo di casco.

Le antiche pitture hanno ricevuto ogni sorta di interpretazione: da rappresentazioni stilizzate di persone o anche di gufi, alle teoria degli antichi astronauti che suggeriscono che esseri extraterrestri hanno visitato la Terra decine di migliaia di anni fa e hanno avuto un contatto diretto con gli abitanti. Alcuni credono che gli extraterrestri hanno anche giocato un ruolo diretto nella creazione, che si riflette non solo nelle storie del Tempo del sogno (Dreamtime) degli aborigeni, ma anche nei miti e nelle leggende di molte antiche civiltà di tutto il mondo. 
  • Forse la cosa più interessante della loro arte figurativa dipinta sulle rocce e nelle caverne è il modo in cui hanno rappresentato i Wandjinas - visi bianchi, privi di una bocca, grandi occhi neri e una testa circondata da un alone o un qualche tipo di casco.

  • Le antiche pitture hanno ricevuto ogni sorta di interpretazione: da rappresentazioni stilizzate di persone o anche di gufi, alle teoria degli antichi astronauti che suggeriscono che esseri extraterrestri hanno visitato la Terra decine di migliaia di anni fa e hanno avuto un contatto diretto con gli abitanti. Alcuni credono che gli extraterrestri hanno anche giocato un ruolo diretto nella creazione, che si riflette non solo nelle storie del Tempo del sogno (Dreamtime) degli aborigeni, ma anche nei miti e nelle leggende di molte antiche civiltà di tutto il mondo.


    C'è davvero una notevole somiglianza tra i Wandjinas e l'immagine stereotipata di un extraterrestre che si vede di volta in volta nell'arte, nei film e nelle testimonianze. Viene da chiedersi perché i Wandjinas 
    sono stati dipinti con la pelle bianca, se rappresentavano altri aborigeni, che avevano la pelle nera? Perché gli occhi sono stati sempre dipinti in modo sproporzionato rispetto al viso e al naso? E perché erano tutti dipinti senza bocca?

    Ma ciò che è ancora più sorprendente sono i racconti orali sui Wandjinas, tramandati di generazione in generazione, come tutte le storie del Tempo del sogno aborigeno. Alcune caratteristiche descritte in questi racconti ci inducono a riflettere sulle notevoli somiglianze con i miti della creazione di tutto il pianeta.



    Secondo le tradizioni degli aborigeni i Wandjinas erano "esseri del cielo" o "spiriti delle nuvole" scesi dalle stelle durante il Tempo del sogno (nelle tradizioni orali si ritrovano riferimenti a stelle o gruppi di stelle specifici come le Pleiadi), un'epoca in cui vivevano gli Dei e gli eroi mitici, creature giganti semi-umane che abitavano la Terra compiendo le stesse mansioni che noi portiamo a termine oggi, e in cui anche gli uomini erano per metà animali.
    Crearono il mondo attraverso il canto e tutti i suoi abitanti, nel tempo cosiddetto dei "genitori" insegnarono agli uomini le leggi, i precetti e le regole di comportamento, introdussero i rituali e le pratiche cerimoniali che per secoli sono stati alla base del retto vivere degli aborigeni.
    Quando, inspiegabilmente per gli aborigeni, finì il Tempo del sogno alcuni Wandjinas si tramutarono in rocce, altri risalirono alle stelle dove possono essere ancora visti come luci che si muovono in alto sopra la terra.
    Crearono l'uomo con due anime, una viene tramandata ai figli, l'altra è destinata a tornare nel luogo ove si trovava prima di incarnarsi sulla Terra, là ove vivono gli Dei, in un mondo eterno ed invisibile, che è l'indistruttibile continuazione spirituale del mondo terrestre.
    Gli aborigeni sostengono di essere sulla Terra da migliaia e migliaia di anni. E questo è vero, pur cozzando contro l'archeologia ufficiale. La più antica raffigurazione civilizzata degli aborigeni australiani risale a 30.000 anni fa, e mostra una figura di donna. Si tratta di un indizio che ci costringe a retrodatare di molto la nascita della cultura nel continente oceanico.



    Le storie aborigene sul Tempo del sogno, l'arte e la pittura rupestri sono stati spesso considerati più un mito che realtà, come le storie che troviamo negli insegnamenti delle moderne religioni di oggi. Tuttavia, recenti scoperte archeologiche hanno confermato la realtà di almeno alcune delle storie del Dreamtime. Per esempio, quelle che parlano di enormi mammiferi che camminavano sulla Terra una volta erano considerate fantasia. Ma le scoperte di fossili di animali appartenenti a una mega fauna, tra cui mammiferi giganti, hanno confermato che queste storie erano racconti di eventi di vita reale, tramandata da generazioni per decine di migliaia di anni.

    Interessante e, naturalmente polemicamente, sono stati trovati oggetti che suggeriscono la zona fosse abitata già nel 174.000 a.C. Ciò contraddice la teoria che gli aborigeni fossero originari dell'Africa e avessero migrato in Australia circa 60.000 anni fa. Altri ricercatori hanno suggerito che l'homo sapiens abbia invece origini australiane.

    Oggi, le tribù aborigene Worora, Ngarinyin e Wunumbul ancora venerano i Wandjina e solo alcuni individui è dato il permesso di dipingerli, come le storie segreti su di essi sono conosciute solo dagli sciamani.

    Perché gli 
    antichi aborigeni avrebbero creato questi cosiddetti miti o storie fantasiose se queste significavano così tanto per loro e rimangono così importanti anche nella loro cultura attuale? Così molti miti e leggende del passato sono già stati dimostrati veri da reperti archeologici, come la leggenda della città di Troia, il labirinto del Minotauro, le leggende norrene dei cristalli per la navigazione e molti altri. Non potrebbe essere che gli aborigeni del tempo stessero semplicemente descrivendo degli eventi come loro li avevano visti e come li avevano capiti? Forse un giorno saremo in grado di scoprire le risposte a queste domande.


    Fonti


    Kimberley Foundation Australia

    Bradshaw Foundation




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